Abbiamo rivolto alcune domande a Riccardo Parigi, responsabile della comunicazione della Filippa. Riccardo ha seguito da vicino il contest lanciato su TalentGo con l’obiettivo di ottenere dalla community di creativi idee e realizzazioni grafiche per una mascotte. Volevamo farci raccontare da lui come è nata l’idea e come è stata gestita la gara.
1 – Ciao Riccardo, innanzitutto puoi presentare brevemente La Filippa e il tuo ruolo professionale?
Ciao TalentGo! La Filippa è, prima di tutto, la realizzazione concreta di un sogno. Con la proprietà della discarica, che mi ha voluto accanto sin dai primi progetti, abbiamo realizzato l’esempio di come dovrebbe essere progettata, realizzata e gestita una discarica di nuova generazione. Il mio ruolo specifico è quello di responsabile della comunicazione. Ho sempre avuto campo libero a gestire iniziative anche molto innovative come, appunto, la partecipazione a TalentGo.
2 – Come è nata l’idea di creare la mascotte e lanciare una gara su TalentGo?
Abbiamo da poco completato una prima fase di coinvolgimento delle scuole (asili e primarie) sul valore della raccolta differenziata. Si, hai capto bene, una discarica che parla di raccolta differenziata! Non è una contraddizione, è una forma di cultura civica ed etica. Bene, ci siamo resi conto di non avere un “personaggio” di nome Filippa che potesse parlare, nel futuro, agli scolari. Ecco quindi l’idea della mascotte.Volevamo anche poter mettere in gara diversi talenti e così abbiamo scelto TalentGo.
3 – Avete seguito il contest molto da vicino, lasciando molti feedback e commenti durante la gara. Come vi siete trovati a dover interagire con un numero considerevole di designer e trasmettere loro l’idea che avevate in mente?
Abbiamo imparato come sia stimolante cercare di far immaginare a qualcuno i propri desideri e vedere cosa ne nasceva. Dover gestire diverse proposte e domande ci ha divertito e intrigato.4 – Avete incontrato delle difficoltà?
Abbiamo avuto le classiche difficoltà di quando si cerca di tradurre in parole ed immagini i propri pensieri. Certo, gestire dei brain storming via tastiera è un po’ limitante rispetto al fatto di potersi parlare o vedere.Se tecnicamente fosse possibile credo sarebbe bello poter registrare o videoregistrare dei messaggi.
Vedersi in faccia ed ascoltare le voci- anche se in differita – potrebbe essere molto utile.
Complimenti quindi alla Filippa e ai designer per avere partecipato con grande entusiasmo e professionalità. Infine un elogio a Massimo, vincitore del contest.
