Sulla piattaforma in crowdsourcing TalentGo è possibile trovare ogni settimana diversi contest aperti per nome e payoff. Quella di trovare un naming aziendale accattivante e rappresentativo della brand identity è un’esigenza inderogabile per tutte le start up e per quelle imprese che decidono di rinnovare completamente la propria immagine. In passato vi abbiamo più volte parlato di come fare per scegliere il nome più appropriato per un’azienda o un’attività di qualsiasi tipo. Quest’oggi invece vogliamo concentrare la nostra attenzione su un altro elemento particolare del naming, ovvero il payoff.
Payoff vs Claim: che differenza c’è?
Per prima cosa è bene chiarire un punto importante, ossia la differenza tra payoff e claim (o anche slogan o tagline): il claim è una frase creata ad hoc per la promozione di uno specifico prodotto e pensata dunque per una campagna pubblicitaria vera e propria; il payoff è anch’esso una frase o un’espressione breve associata direttamente al logo e al nome dell’azienda, ma che ne rappresenta e ne riassume l’identità fondante, la mission. E’ quindi un marchio indelebile pensato per durare nel tempo e non per singole campagne di marketing. E’ una differenza importante da tenere sempre a mente nel momento in cui ci viene richiesto di creare nome e payoff per un marchio.
Piccoli suggerimenti per un payoff efficace
Vediamo dunque alcuni piccolissimi suggerimenti utili per individuare un payoff memorabile e vincente, capace di rimanere impresso per sempre nella mente dei potenziali clienti:
Distinguersi – Un buon payoff deve essere creato a partire da quelle caratteristiche in grado di distinguere l’azienda da tutte le altre concorrenti. In sostanza si tratta di individuare ed evidenziare quella che gli anglosassoni chiamano Unique Selling Proposition, ovvero la ragione per cui il potenziale cliente sceglie un marchio piuttosto che un altro.
Semplice è efficace – Nel campo del marketing le cose semplici sono sempre le migliori, una regola che può vantare ben poche eccezioni. Il payoff deve distinguersi per semplicità perchè così la sua comprensione e “assimilazione” da parte del cliente diventa immediata.
Efficace è breve – Un payoff semplice (e quindi efficace) non può essere che breve. Bastano poche parole (tre, quattro in media) che riassumono il concetto giusto. Non è una cosa semplice e infatti la lingua inglese è certamente più “adatta” rispetto all’italiano.
Sincerità – E’ un grosso errore cadere nella tentazione di dire più del lecito, di strafare asserendo addirittura mezze verità o bugie. Insomma siate sinceri, semplici e sintetici il più possibile.
Efficacia orale – Una volta individuati diversi potenziali payoff vi suggeriamo di provare a pronunciarli ad alta voce in modo da capire quale di questi possiede più ritmo e musicalità. Anche questi fattori infatti possono condizionare le scelte e i gusti del cliente.
Avrete capito che creare un payoff davvero efficace non è per nulla semplice e questi piccoli suggerimenti lo dimostrano. Se vi trovate in difficoltà e non sapete come fare vi suggeriamo di affidarvi alla competenza dei copywriter professionisti iscritti a TalentGo.