Periodicamente i brand di maggior successo e fama hanno la necessità di effettuare un restyling dell’immagine aziendale, a partire dalla creazione di un nuovo logo per poi finire con la realizzazione di un nuovo sito web ufficiale. Si tratta di un’operazione assai complessa che richiede l’intervento di diversi professionisti nel campo della grafica, del web e del marketing e soprattutto la supervisione di un project manager in grado di coordinare tutte queste operazioni. Per cercare di comprendere più in dettaglio cosa succede in questi casi abbiamo deciso di analizzare un esempio concreto che riguarda una delle più longeve e autorevoli riviste al mondo, il New York Times Magazine.
Restyling dell’immagine aziendale di un brand secolare
Per chi non lo sapesse il New York Times Magazine è l’allegato settimanale (esce ogni domenica) al famoso quotidiano della Grande Mela. Si tratta di un inserto di approfondimento in cui le notizie pubblicate sul quotidiano durante la settimana sono approfondite e commentate da autorevoli editorialisti della carta stampata anglosassone. Quando un brand con una storia secolare così importante (l’inserto fu pubblicato per la prima volta nel 1896) decide di rinnovare il proprio look occorre senza dubbio fare molta attenzione e ogni scelta deve essere vagliata con estrema cura. Tre sono gli elementi che entrano in gioco nel restyling dell’immagine del NYT Magazine: il logo aziendale, i fonts e il logo per i social media.
3 aspetti del restyling dell’immagine del NYT Magazine
Per quel che concerne il restyling del logo il progettista Matthew Carter ha deciso semplicemente di aumentare la distanza tra i caratteri tipografici in modo da favorire la leggibilità del brand sul web. Si tratta dunque di un semplice accorgimento che tuttavia è in grado di fare la differenza a dimostrazione del fatto che talvolta sono sufficienti pochi cambiamenti per ottenere grandi risultati.
Il cambio completo della suite di fonts utilizzati sino ad ora anche nella versione online, lo si deve invece a Henrik Kubel, il quale ha cercato di interpretare al meglio l’esigenza da parte della rivista di distinguersi dalla versione “quotidiano”. I caratteri originali realizzati (e che potete vedere qui sotto) rispondono alla necessità da parte del New York Times Magazine di apparire come luogo di approfondimento letterario e culturale.
Infine uno sguardo alla nuova versione “social media” del logo, ovvero un adattamento del logo originale in forma più sintetica e stilizzata per poter essere utilizzata come immagine di profilo nei diversi account ufficiali di Facebook, Twitter e Google+.
