Quello della moda e del fashion style è un mondo in cui la creatività la fa abitualmente da padrone.
Gli stilisti di oggi possono essere considerati alla stregua dei grandi pittori del passato.
Non stiamo esagerando: se c’è un settore in cui il disegno diventa arte concreta e tangibile questo è proprio quello dell’alta moda.
Le creazioni che vediamo sfilare sulle passerelle di Parigi, Milano e New York sono sovente pezzi unici destinati più alle sale museali che alla produzione in serie del retail.
Dunque, la creatività è e dovrebbe essere propria dei grandi marchi della moda, non è forse così?
Eppure…
Eppure le grandi case di moda non sembrano più prestare la medesima attenzione al tratto artistico quando si tratta di curare l’immagine del proprio brand.
È sufficiente dare un’occhiata all’immagine qui sotto per rendersene conto.
Sulla sinistra potete vedere i vecchi logo dei grandi marchi di moda e confrontarli con le versioni attuali sulla colonna di destra.
Se prima l’aspetto grafico rappresentava un tratto distintivo del marchio, ora…beh…si assomigliano tutti!
Non c’è creatività, né voglia di distinguersi e riaffermarsi con un segno caratteristico.
A nostro modo di vedere si tratta di una scelta temporanea anche se non casuale.
La comunicazione sui media digitali ha in qualche modo uniformato l’immagine dei brand, i quali sembrano dare meno importanza allo sviluppo del logo.
Ma appunto riteniamo che si tratti di una tendenza destinata a mutare nel tempo.
Un ritorno alla creatività a 360° è infatti auspicabile per i grandi marchi della moda. Voi che ne dite?