Quella del font è una delle scelte più importanti nel processo di realizzazione di un progetto grafico.
Una scelta, diciamolo subito, tutt’altro che semplice. Spesso è difficile capire, infatti, quale sia il carattere più adatto per un determinato contesto e anche in base alle esigenze del cliente e del mercato.
Insomma, si tratta di una decisione per nulla banale e scontata.
Occorre dunque fare molta attenzione e soprattutto individuare quei fattori che permettono di riconoscere un font di qualità anche in base all’utilizzo che decidiamo di farne.
Elementi base per riconoscere un font di qualità
Ci sono diversi aspetti tecnici che intervengono nella creazione di un font e molto probabilmente li conosci già.
Per riconoscere un font di qualità devi innanzitutto partire da questi fattori oggettivi e metterli in correlazione con i canoni estetici del contesto (tuoi, del cliente, del mercato, ecc.) che non possono ovviamente che essere di natura soggetiva.
La prima cosa che devi considerare dal punto di vista tecnico sono i vari glifi e cercare di capire se sussiste coerenza stilistica tra loro. Per far ciò prova a suddividere le lettere in gruppi (ad esempio un gruppo potrebbe essere m/n/h/u) e vedi se gli elementi sono stilisticamente coerenti tra loro. Cerca di notare la ripetizione e il “ritmo” dei dettagli grafici, degli spessori, delle curve.
Fai anche attenzione al numero di glifi. La presenza di un buon numero di glifi rende quel carattere tipografico più facile da adattare ad ogni tipo di lingua.
In un font di qualità le grazie devono essere tutte uguali o almeno coerenti tra loro. Lo stesso dicasi per la punteggiatura, gli occhielli e di tutti gli altri dettagli.
Altri elementi a cui prestare attenzione sono i segni diatritici. Se anche questi sono ben pregettati e realizzati allora diventa più facile riconoscere un font di qualità.
Anche il “peso” è importante. O meglio, la presenza di più “pesi”. Questo infatti permette di utilizzare il carattere in maniera più flessibile creando le opportune gerarchie all’interno del testo. Stessa cosa si dica per la presenza delle classiche variazioni, italico, obliquo e minisculo. Insomma, più varietà c’è è semplice riconoscere un font di qualità.
Auspicando che questo articolo ti sia stato utile e ti abbia fornito gli elementi necessari per poter giudicare e riconoscere un font di qualità, ti invitiamo ad ogni modo a ponderare questa scelta anche in base al tipo di progetto che andrai a realizzare.