Si tende molto spesso a fare confusione quando si parla di brand.
Ad esempio termini come brand identity e logo design vengono erroneamente associati allo stesso concetto.
Ancora peggio succede con l’espressione brand equity.
Il valore percepito del brand
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza soffermandoci in particolare sulla definizione di quest’ultimo concetto e indagando il ruolo che esso riveste per lo sviluppo e la crescita di qualsiasi business.
Il concetto di brand è apparentemente un concetto astratto che cela dentro si sé significati molto concreti: il logo, il nome, il packaging, la scelta dei font e dei colori sono tutte sue declinazioni nella realtà concreta del business.
Tutto ciò serve a far sì che “quel” brand possa distinguersi tra tutti gli altri agli occhi del suo pubblico target.
Il concetto di brand equity incarna e sintetizza il modo in cui i clienti percepiscono un’organizzazione o un’azienda, frutto delle esperienze e delle interazioni che hanno con questa.
Detto in maniera semplice semplice: la misura della percezione che il cliente ha di un brand si concretizza nel valore percepito.
Si tratta di un asset intangibile, ma che si manifesta concretamente in fiducia e reputazione.
É il valore monetizzabile, ma non ancora monetizzato.
Sono 3 infatti le caratteristiche che definiscono il concetto di brand equity e che non hanno a che vedere direttamente con il valore in moneta:
- la percezione del cliente
- l’impatto che tale percezione ha sull’azienda
- il valore di questo impatto
Come si costruisce e rafforza la brand equity?
Attrverso un’attività di comunicazione a 360° in grado di veicolare il valore percepito del brand.
In soldoni: un logo e un’immagine grafica coerente, servizi di assistenza efficienti e tempestivi, contenuti e informazioni utili e gratuite, la creatività che suscita emozioni e aspettative.
Tutto questo contribuisce a costruire e rinsaldare il rapporto con il cliente che è il pilastro fondamentale di qualsiasi business.