Il logo è senza ombra di dubbio l’aspetto grafico più rappresentativo dell’identità di un brand.
È attraverso il logo che il brand diventa perfettamente riconoscibile agli occhi del pubblico nei vari contesti in cui è calato di volta in volta.
Ed è anche grazie ai loro iconici stemmi grafici che grandi aziende come Nike, Google, Apple e Coca Cola sono riuscite a costruirsi un’immagine vincente sul mercato.
Ma qual è il segreto dietro il loro successo? Che cos’è che li in qualche modo “speciali”?
Più che segreto forse sarebbe più opportuno parlare di “scienza”; eh sì, perché dietro la creazione di un logo c’è un vero proprio studio metodologico.
Per comodità possiamo individuare 6 diverse tipologie di logo alle quali in un modo o nell’altro tutti i grandi brand fanno riferimento nella creazione del loro emblema grafico.
Vediamole insieme.
Logo astratti – a un primo sguardo sembrano non avere un vero significato, ma in verità sono profondamente legati alle identità dei brand che essi rappresentano. Sfuggevoli ed enigmatici, riescono tuttavia a rimanere ben impressi nelle menti delle persone proprio per la loro natura misteriosa e a volte persino oscura.
Logotype – in queste tipologie di logo (che può definito anche come wordmark logo o logomark) il naming del brand è presente all’interno del simbolo grafico. Al contrario dei logo astratti qui il legame con il brand è palese ed esplicito senza possibilità di fraintendimenti (pensiamo a Google o Coca Cola).
Stemmi – gli stemmi o emblemi appaiono come logo formali e altamente rappresentativi del brand ed evocativi dei suoi valori. Sembrano delle vere e proprie “firme evergreen” che trasudano tradizione e grandiosità inconica. Nati per essere destinati a durare a lungo nel tempo. Esempio classico il logo di Starbucks.
Logo lettermark – ovvero logo in cui appaiono solo (o quasi) le iniziali del naming. Caratterizzati da uno stile essenziale e spartano, sono tuttavia indicativi della serietà del brand. Si pensi ad esempio ai noti esempi dei logo di BBC e IBM.
Logo con mascot – i logo con mascot sono per così dire logo “umani” e aggiungono personalità e carattere al brand. Ultimamente sembrano essere passati di moda, in un mondo in cui l’essenzialità e il minamlismo la fanno da padroni.
Logo pittorici – con questo termine si intendono quegli emblemi grafici che sono la rappresentazione letterale del nome dell’azienda. La mela di Apple, l’uccellino di Twitter, l’obiettivo stile polaroid di Instagram, questi sono tutti logo pittorici ben conosciuti e apprezzati.
Le 6 tipologie di logo appena descritte possono presentarsi anche in forma “spuria”, dando origine ad emblemi più articolati ma non per questo meno memorabili. Prestate attenzione a questa categorizzazione quando vi accingerete a creare il vostro prossimo logo.