Si tratta di una domanda a cui non è semplice dare una risposta ma a partire dalla quale è possibile delineare un quadro sintetico dell’evoluzione di una disciplina che influenza in maniera determinante il modo in cui le persone interagiscono individualmente e collettivamente con le nuove tecnologie. Sono finiti i tempi in cui erano sufficienti piccoli esempi di animazioni grafiche sul web per sorprendere e affascinare gli utenti: l’interaction design oggi è diventato molto più complesso e chi naviga in Rete si aspetta sempre di trovare qualcosa di interattivo. Vediamo dunque come si è evoluto l’interaction design negli ultimi anni con particolare riferimento alle interfacce grafiche di siti web e applicazioni.
Lo studio della Penn State University sull’interaction design
Uno studio condotto da ricercatori della Penn State University ha dimostrato che l’interattività rappresenta uno dei fattori più potenti per il coinvolgimento degli utenti in Rete: l’interattività rende la navigazione più divertente e stimola l’utente ad avere un atteggiamento più positivo nei confronti del messaggio che si intende veicolare. Per questo la natura più profonda dell’interaction design è e rimarrà sempre la spinta alla condivisione, alla partecipazione e al coinvolgimento degli utenti. Nuove tecnologie e nuovi linguaggi sono emersi negli ultimi anni (HTML5, CSS, Javascript, Jquery) dando un deciso impulso alla creazione siti web interattivi e coivolgenti.
I 5 pilastri dell’interaction design
A prescindere dall’evoluzione tecnologica in atto, possiamo comunque tranquillamente affermare che i cinque pilastri dell’interaction design rimangono ad oggi immutati:
- Focalizzazione – l’interattività non deve mai essere fine a se stessa ma deve guidare l’utente a compiere un’azione imprtante o a completare un’obiettivo.
- Usabilità – le funzionalità di un sito web o di un’applicazione devono essere innanzitutto intuitive e affidabili in modo da favorire l’usabilità di tutto il sistema.
- Coerenza – l’aspetto grafico di un’interfaccia e quindi il suo grado di interattività deve essere coerente con le funzioni che rappresenta.
- Apprendimento – l’interaction design applicato alla creazione di interfacce grafiche deve consentire all’utente di impararne autonomamente l’utilizzo.
- Feedback – il sistema deve essere in grado di rispondere in modo “umano” agli stimoli provenienti dall’esterno in modo da dar vita a una “conversazione” reale tra macchina e utente.
E dunque quale sarà il futuro dell’interaction design? Con lo sviluppo di nuove tecnologie di connessione indossabili è evidente che la realizzazione delle interfacce grafiche dovrà tener conto ancor di più di questi cinque fondamentali pilastri.