Negli ultimi anni i servizi di archiviazione su cloud hanno assunto un’importanza notevole nelle dinamiche di lavoro dei freelancer creativi. Questi servizi offrono la possibilità salvare i propri file sulla nuvola e di recuperarli da qualunque posizione e in qualunque momento avente la certezza pressochè matematica che nulla andrà perso. Come sistemi di backup sono perfetti, non c’è che dire. Ma il problema è piuttosto un altro: quale scegliere tra le diverse “nuvole” che il mercato offre oggigiorno? Google Drive? OneDrive? DropBox? iCloud? Abbiamo quindi deciso di mettere a confronto questi 4 concorrenti con l’obiettivo di aiutarvi a capire quale possa essere il cloud migliore per voi.
4 opzioni per scegliere il cloud migliore per voi
Google Drive è il sistema di cloud di Google e per questo è perfettamente integrato all’interno della galassia dei servizi offerti dal colosso di Mountain View. Uno dei punti di forza è sicuramente la facilità d’utilizzo del sistema che permette di eseguire tutte le operazioni in pochissimi click. Tutte le funzionalità principali sono a immediata disposizione dell’utente. Lo spazio su disco per l’archiviazione dei file è di 15 Giga totali, ma forse non tutti sanno che esiste anche una versione Premium di Drive che permette di arrivare fino a 30 Tera. È forse questo il cloud migliore?
Un’altra interessante possibilità è rappresentata da OneDrive il servizio di clouding di Microsoft. Anche in questo caso se siete utenti Microsoft potete integrare facilmente questo servizio insieme agli altri offerti dall’azienda di Bill Gates. Ad esempio OneDrive è già preinstallato dalla versione 10 di Windows per cui non dovete fare altro che…usarlo. Per le versioni precedenti sarà sufficiente creare il vostro account personale. Offre le stesse funzionalità di Drive, ma nel complesso l’esperienza d’uso è meno “rifinita” rispetto al concorrente Google. Altra nota dolente: lo spazio su disco che è stato ridotto a 5 Giga nella versione free e per aumentare la capacità (di soli 500 Mega) occorre invitare nuovi amici ad usare OneDrive.
Dropbox è il più vecchio tra i sistemi di clouding presentati in questo articolo ed è l’unico ad essere disponibile solo in versione standalone, ovvero non è collegato a nessun altro ecosistema. Questo lo rende sicuramente meno flessibile e soprattutto sprovvisto di quelle funzionalità avanzate che gli altri sistemi sono in grado di offrire. Nonostante questo DropBox è intuitivo e semplice da utilizzare sia nella versione client che in quella web. Lo spazio a disposizione è di 2 Giga che può essere espanso gratuitamente fino a 16. Cosa utile e interessante, la versione Premium, consigliata per chi lavora in team, permette di avere spazio di archiviazione praticamente infinito.
Infine diamo un’occhiata al cloud di Apple, iCloud Drive. Ovviamente se siete utenti Mac o iOS di lungo corso questo potrebbe essere il cloud migliore per voi. L’integrazione con l’ecosistema è infatti ottimale, mentre non altrettanto si può dire con gli altri sistemi operativi per i quali è disponibile solo il client per Windows. Sono solo 5 inoltre i Giga di storage gratuiti messi a disposizione. Ogni upgrade in tal senso deve essere profumatamente pagato.
Quindi qual è il sistema di cloud migliore? Dipende dalle vostre esigenze e necessità. La risposta potrà sembrare ovvia e banale, ma è evidente che ogni sistema ha le proprie peculiarità che cercano di soddisfare bisogno specifici. Sta a voi decide quale scegliere.