Costruire una buona architettura dei contenuti web dovrebbe essere il principale obiettivo di qualsiasi web designer.
La struttura delle informazioni e il modo in cui queste sono organizzate sono fattori di primaria importanza al fine di garantire una fruizione ottimale da parte degli utenti.
I contenuti web infatti rispondono a logiche strutturali assai differenti rispetto ai contenuti non digitali. L’ipertestualità da questo punto di vista ha rappresentato una svolta rispetto alla consultazione “consecutiva” dei dati analogici.
Dunque, un bravo web designer dovrebbe essere innanzitutto un buon architetto di informazioni e contenuti.
Dove trovo l’informazione che sto cercando?
La domanda che tutti gli utenti web inconsciamente si fanno e a cui tentano continuamente di dar risposta è sempre la stessa: “dove trovo l’informazione che sto cercando?”
Un buon sito Internet dovrebbe essere fondato su una architettura dei contenuti web solida e logicamente strutturata per poter dare loro la risposta che attendono.
Ma attenzione a non fare confusione: una buona architettura non comporta necessariamente un buon sistema di navigazione. Insomma, non sono la stessa cosa.
Il sistema di navigazione è lo strumento che permette all’utente di accedere alla struttura, non è la struttura stessa
Nemmeno la sitemap lo è: essa identifica il “luogo”, non il contenuto.
Sono le categorizzazioni e la classificazioni a identificare il contenuto e a dargli una collocazione logica, formando appunto l’architettura.
Ecco quindi che categorie e tag diventano elementi essenziali per l’organizzazione delle informazioni e sono di fatto loro a facilitarne il reperimento e la consultazione da parte degli utenti.
Categorie, tag e, si diceva pocanzi, l’ipertestualità ovvero la possibilità di rimandare da un contenuto all’altro in maniera non consecutiva.
La profondità dell’architettura web
Un altro aspetto importantissimo da considerare al fine di garantire un’esperienza di navigazione ottimale è la profondità dell’architettura web.
Con profondità intendiamo semplicemente il numero di passaggi (o di click) che l’utente deve compiere per raggiungere l’informazione desiderata.
Più questo numero è alto più la struttura è complessa e più le probabilità che l’utente abbandoni la ricerca aumentano.
Semplicità e logica semantica dunque sono le parole d’ordine per la creazione di una struttura funzionale e “vicina” alle esigenze di ricerca degli utenti.
Questo è ciò su cui dovrebbe sempre riflettere un bravo web designer prima di iniziare a sviluppare un sito.