Hai mai sentito parlare di web progressive app?
No?
Nessun problema! Dopo aver letto questo articolo avrai le idee più chiare a riguardo e capirai la loro portata innovativa in termini di user experience.
Ma prima di dare una definizione chiara e precisa di web progressive app, facciamo un passo indietro e parliamo di usabilità.
Usabilità e app native
L’usabilità è uno dei parametri più importanti per valutare il livello qualitativo di un sito web.
Non a caso Google premia proprio quei siti in grado di garantire una buona user experience.
In fin dei conti è la soddisfazione dell’utente ciò che conta più di ogni altra cosa, non è forse così?
Oggigiorno la maggior parte dei siti web soffre proprio di scarsa usabilità anche a causa dell’invasione di banner pubblicitari e push notification.
Per questo motivo molti grandi brand hanno deciso di sviluppare app native al fine di permettere un utilizzo più fluido dei contenuti da parte dell’utente finale.
Inoltre si è visto che ciò influisce positivamente sul livello di fidelizzazione degli utenti.
Tuttavia, le app in genere presentano un problema: richiedono all’utente di effettuare un’installazione e occupano spazio nella memoria del device.
Il che crea inevitabilmente un collo di bottiglia disincentivando molti utenti ad optare per questa modalità di fruizione.
Web progressive app vs. app native
Da questo punto di vista le web progressive app (PWA) rappresentano un’ottima soluzione, il punto di incontro tra l’usabilità di una app nativa e la facilità di accesso di un sito web.
Una PWA offre una user experience più ricca e completa, servizi di notificazione integrati, supporto offline e caricamento istantaneo delle funzionalità.
I suoi punti di forza sono dunque la velocità, la capacità di caricarsi anche in condizioni di scarsa connettività e buon livello di engagement.
Per avere maggiori informazioni dal punto di vista tecnico e su come approcciare lo sviluppo di una web progressive app ti invitiamo a consultare l’ottima guida che Google ha messo a disposizione di tutti gli sviluppatori.