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AI WordPress: come utilizzare intelligenza artificiale in un sito web

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e in particolare l’intelligenza artificiale stanno avvolgendo il mondo, formando quella che è meglio conosciuta come società dell’informazione.

Piccole forme di tecnologie intelligenti (sebbene sull’opportunità di utilizzare il termine “intelligente” in questo caso ci sarebbe da discutere) si insinuano in ogni anfratto della nostra vita quotidiana con l’obiettivo di rendercela ancora più semplice.

L’intelligenza artificiale sta iniziando a fare capolino anche nel web design. Basta dare un’occhiata ai plugin AI WordPress presenti nella repository ufficiale del CMS. Sono in continua crescita e cresceranno ancora di più nei prossimi anni.

Ancora non abbiamo piena consapevolezza di quanto le tecnologie AI siano già presenti nelle nostre vite e quanto siano fondamentali.

Il punto è che più una tecnologia è nascosta più è intelligente. La sua invisibilità e la sua trasparenza sono condizioni essenziali della sua capacità intellettiva.

Per questo motivo molto spesso diamo per scontate cose che così scontate non sono. Basti pensare alle playlist consigliate da Spotify, ai suggerimenti di Netflix o a un qualsiasi feed social: a ogni utente viene offerto esattamente ciò che più vuole e desidera.

Tutto questo non sarebbe possibile senza un’intelligenza in grado di automatizzare e personalizzare questo processo.

 

AI WordPress per siti web un po’ più intelligenti

Tornando al tema dell’AI WordPress, qui di seguito di mostriamo brevemente alcuni modi in cui è possibile sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale per sviluppare siti web un po’ più intelligenti.

Creazione del sito. Da questo punto di vista, dobbiamo dirlo, WordPress è ancora molto indietro. Offre una dashboard completa e flessibile, è vero, ma certamente non è intelligente e non è ancora in grado di adattarsi alle esigenze specifiche di ciascun webmaster. Ma le cose stanno cambiando, anche perché la concorrenza sta facendo passi da gigante in tal senso. Come Wix, ad esempio, da sempre all’avanguardia sul fronte AI web design.

Accessibilità. Questo è un altro aspetto sul quale l’AI può essere davvero utile ed efficace. Il più delle volte si tende a dare poca importanza all’accessibilità di un sito web, al contrario dovrebbe essere una priorità nel lavoro di un web designer. Strumenti “intelligenti” come Accessibe e Khroma possono offrire un valido aiuto da questo punto di vista. Dateci un’occhiata.

Relazione e dialogo con l’utente. Questo è forse l’ambito in cui in questi anni l’AI WordPress ha avuto i maggiori sviluppi. Qualche anno fa c’e stato un vero e proprio boom dei web chatbot. Ora si punto a un dialogo uomo-uomo con l’utente, ma è indubbio che le tecnologie intelligenti di dialogo online in certi casi si dimostrano utilissime. La tendenza oggi è quella di implementare chat ibride, in cui all’inizio l’utente interagisce con un bot, ma può anche richiedere di parlare con una persona in carne e ossa.

Creazione di contenuti. La creatività è una peculiarità esclusivamente umana? In un certo senso sì, se associamo a creazione anche la parola “emozione”. Tuttavia anche le macchine oggi sono in grado di creare contenuti al nostro posto o quantomeno ci aiutano a farlo meglio. Tool come Canva e Grammarly sono basati su tecnologie AI e sono molto utili in fase di creazione di contenuti per il web. Detto questo, non c’è robot al mondo che al momento possa sostituirsi alla nostra capacità immaginativa.

SEO. Abbiamo già accennato sopra all’importante contributo che gli algoritmi AI possono dare in termini di personalizzazione per l’utente finale. Ma in quest’ultimo punto vorremmo concentrarci su un altro elemento interessante, la SEO. Esiste un AI WordPress plugin per la SEO? Certo, si chiama Wordlift e può essere un’ottima alternativa ai soliti tool (Yoast ad esempio). Wordlift analizza i dati del sito web e offre indicazioni in tempo reale su come ottimizzarlo.

Per il momento possiamo fermarci qui, ma senza dubbio sarà un argomento sul quale, visti gli sviluppi, saremo obbligati (volentieri) a tornare.

 

Photo credit: Freepik

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