Cari e gentili lettori di questo blog, oggi vogliamo parlarvi di circular design. Di che cosa si tratta esattamente? Di un nuovo stile grafico? Di un nuovo approccio creativo? Cerchiamo di approfondire un po’ il discorso riportandovi le non molte informazioni che per il momento abbiamo trovato in Rete. Il futuro del design, dunque, sembra essere circolare. In che senso? Partiamo da un presupposto difficilmente contestabile: la “scala” di ciò che stiamo progettando si è spostata dal prodotto, alle imprese e quindi ai sistemi economici. Questo significa in buona sostanza che coloro per i quali stiamo progettando non sono più considerati utenti solitari, bensì reticolari, ovvero persone intimamente connesse in Rete su scala mondiale.
Circular design e nuova creatività
Nuovi strumenti e nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’internet delle cose, e la biologia sintetica stanno cambiando il mondo giorno dopo giorno abbattendo i confini dell’immaginazione per ciò che potremo fare come designer nel prossimo futuro. E non è un caso che la creatività sia diventata una competenza fondamentale, mai così importante come oggi: l’economia globale infatti sta mostrando la corda e abbiamo bisogno di nuovi modelli di business per rilanciare l’innovazione e il progresso. Una nuova mentalità imprenditoriale sta dunque emergendo e il circular design rappresentata il giusto approccio interpretativo in questo contesto in continua mutazione.
Circular design e quarta rivoluzione industriale
Con le loro invenzioni le nuove imprese e le startup innovative nei prossimi anni (lo stanno già facendo in realtà) rivoluzioneranno e rimodelleranno ogni singolo aspetto della nostra vita. Il circular design, inteso come nuovo approccio per l’interpretazione e l’elaborazione dell’immagine dei nuovi ecosistemi economici circolari. Quindi cari creativi, web e graphic designer, sviluppatori, innovatori d’immagine, digital marketer…preparatevi tutti ad abbracciare la quarta rivoluzione industriale. Presto avrete bisogno di ampliare le vostre conoscenze e competenze rendendole modulari, condivisibili e aggiornabili in tempo reale.
In tal senso la formazione continua e l’autodidattica avranno un ruolo sempre più importante ed è per questo che comunità come TalentGo possono fare la differenza in questo contesto.