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7 semplici tecniche di convertion rate optimization

Spesso indicata con l’acronimo CRO, la convertion rate optimization racchiude tutto quell’insieme di tecniche e strategie utilizzate per ottimizzare un sito web in funzione del tasso di conversione.

Con il termine “conversione” ci si riferisce a qualunque tipo di azione si desideri che l’utente compia all”interno del sito: potrebbe essere ad esempio l’iscrizione a un form, l’acquisto di un prodotto, il download di un contenuto o il click verso una specifica pagina del sito.

Qualsiasi sia il nostro obiettivo o l’azione che vogliamo che l’utente compia, è necessario ottimizzare il percorso che questi dovrà compiere e rimuovere tutti quegli ostacoli che rendono la conversione finale più difficile.

In che modo ottimizzarlo? Qui di seguito ti illustriamo alcune piccole strategie che puoi utilizzare in tal senso.

 

Il tuo sito fa CRO CRO?

Una buona strategia di convertion rate optimization non può prescindere dalla raccolta e analisi a monte dei dati. Dati quantitativi e qualitativi. Puoi utilizzare ad esempio Google Analytics e Hotjar per studiare il comportamento degli utenti all’interno del tuo sito web e quindi capire quali modifiche effettuare per aiutarli a compiere l’azione da te desiderata.

A proposito di “azione”, molto spesso si vedono siti web e landing page senza call to action. Se vuoi che l’utente faccia qualcosa devi chiederglielo esplicitamente indicandogli esattamente la strada da prendere. In tal senso ti consigliamo di fare degli a/b test sul colore, sul copy o sul posizionamento delle CTA in modo da trovare la combinazione più perfomante.

Sembrerà scontato dirlo ma se vuoi aumentare le conversioni i contenuti che pubblichi devono essere di qualità. Di qualità, ma soprattutto capaci di soddisfare la domanda di informazione e intrattenimento dell’utente. Come capire cosa vuole l’utente? Ascolta ad esempio quello che “dicono” sui tuoi social e quelli dei tuoi concorrenti, nelle recensioni, nelle risposte che danno ai sondaggi.

Lo abbiamo già accennato a proposito delle call to action: ottimizzare significa innanzitutto fare test rapidi e continui in grado di fornire i dati necessari per compiere le giuste scelte. Tutto può essere testato all’interno di un sito o di una landing page. In generale, però, la regola è testare sempre un elemento alla volta in modo da individuare alla fine la combinazione di elementi vincente. In verità non c’è mai fine ai test quando si parla di CRO, anzi si può dire che i test siano “l’anima” della convertion rate optimization.

Uno strumento psicologico molto potente per aumentare le conversioni è cosiddetta riprova sociale. Le persone solo alla continua ricerca di opinioni e recensioni che le aiutino a prendere la giusta decisione. Fai dunque in modo di ottenere feedback e recensioni sulle principali piattaforme di review come Google e TrustPilot e quindi implementale all’interno del tuo sito attraverso gli appositi widget.

Un’altra cosa importante che devi considerare quando fai CRO è la portata delle modifiche che andrai a compiere. Il nostro consiglio è sempre quello di procedere per piccoli step andando ad apportare piccoli cambiamenti per verificarne il loro impatto, dati alla mano. E molto spesso bastano piccole modifiche per generare grandi risultati.

Una tecnica di convertion rate optimization spesso poco considerata è quella del retargeting pubblicitario. Quando un utente visita un sito web e se ne va senza compiere l’azione desiderata i motivi possono essere tanti. A volte si tratta banalmente di mancanza di tempo e fretta. Attraverso il retargeting puoi ricordare a queste persone che ci sei ancora e invitarle così a tornare sul tuo sito.

Seguendo queste semplici “tecniche” o strategie puoi iniziare sin da subito a ottimizzare il tuo sito. Come detto, alla fine possono essere sufficienti poche modifiche per generare grandi risultati. Provaci!

 

Photo credit: Freepik 

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