Si fa presto a dire “Voglio fare il freelance!”.
Quando si decide di abbandonare l’idea del lavoro dipendente e di mettersi in proprio, la strada che conduce verso la piena autonomia e la propria realizzazione professionale è tutt’altro che facile da percorrere.
Non tutti, infatti, riescono a “sopravvivere” nel medio e lungo periodo e a costruirsi una carriera in grado di durare nel tempo.
Troppi rischi e troppe incertezze, non tutti infatti sono portati per la vita da freelance!
Le maggiori criticità per chi vuol fare il freelance non riguardano gli aspetti meramente tecnici del lavoro, quanto piuttosto le strategie e le azioni per far crescere il proprio business.
Come e quanto fatturare?
Quale strategia utilizzare per attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli già acquisiti?
Come organizzare il lavoro?
Come costruire un network di collaboratori con cui condividere oneri e onori?
Come organizzare il tempo e gestire i vari progetti senza andare in overload?
Come calcolare il margine di guadagno mensile?
Quanto farsi pagare?
Tutte queste questioni sono fondamentali per chiunque decida di mettersi in proprio in qualsiasi settore.
Il punto fondamentale per ogni freelance, soprattutto all’inizio, è sempre lo stesso: quanto farsi pagare?
Non è solo una questione di mero guadagno, ma anche di come costruire la propria immagine in funzione del proprio pubblico.
Cerchiamo di essere più chiari.
Un freelance “caro”, con una parcella elevata, troverà solo clienti di un certo livello, focalizzerà la propria azione sulle loro mancanze e necessità, acquisendo una certa abilità nel vendere il proprio talento e spingendo fuori tutti coloro che non hanno capacità di investimento.
Un freelance “economico”, al contrario, sarà costretto ad accettare solo clienti con bassa capacità di investimento, focalizzerà la sua azione su inutili dettagli tecnici, sperando che possa essere notato per il suo talento.
Il primo tipo di freelance è destinato a durare nel tempo e a costruirsi una carriera, il secondo invece avrà vita breve (professionalmente parlando, s’intende).
Fare il freelance: il dialogo con il cliente
Un altro aspetto “critico” è certamente il dialogo con il cliente.
Ci sono clienti per i quali il prezzo del servizio offerto non rappresenta un grande problema, altri che invece estremamente sensibili a riguardo. Devi tener conto di questo importante aspetto quando ti relazioni con il tuo cliente.
In generale è sempre bene lasciar parlare prima il cliente così da comprendere non solo le sue esigenze ma anche i suoi punti deboli. In base alle sue debolezze e sensibilità adatterai il tuo registro comunicativo al suo modo di percepire e comprendere la realtà.
Ma attenzione, non fare confusione! L’adattamento dovrà avvenire solo a livello comunicativo, mentre non dovrai retrocedere di un millimetro sulle modalità di erogazione del tuo prodotto/servizio.
Su questo punto devi essere molto netto e non lasciarti coinvolgere emotivamente: il tuo prodotto/servizio è disponibile solo a determinate condizioni e a un prezzo equo, ma fisso. Solo così potrai costruirti un profilo professionale serio e attendibile.
Vuoi essere dipendente o imprenditore di te stesso?
Questo aspetto è legato anche alle modalità con cui puoi trovare clienti.
Ci sono due modi per fare il freelance: essere il dipendente di te stesso o l’imprenditore di te stesso.
Nel primo caso sarai alla continua mercé del mercato e della concorrenza; nel secondo invece potrai crearti un profilo ben distinguibile e attivare una modalità automatizzata di acquisizione clienti.
In pratica per trovare i “giusti” clienti, dovrai distinguerti come specialista e non come generalista. Un freelance specialista, infatti, si presenta come professionista specializzato in un particolare ambito (ad esempio: un graphic designer specializzato nella creazione di loghi aziendali).
Questo modo di porti ti aiuterà ad essere percepito come il migliore sulla piazza per quel tipo di servizio specifico e quindi a trovare clienti senza dover rincorrere la concorrenza.
Come vedi gli aspetti da prendere in considerazione quando si decide di sono tanti. In questo articolo abbiamo analizzato solo quelli inerenti la creazione del proprio profilo professionale. Poi ci sono tutti gli aspetti amministrativi e contrattuali che magari potranno essere oggetto di un altro articolo.