La storia dell’arte visiva, intesa in senso lato, ci insegna che il legame tra immagini e psicologica è sempre stato molto forte, tanto che si può tranquillamente affermare che il mondo del marketing e della pubblicità fonda sull’esistenza stessa di questo legame gran parte delle proprie strategie per la promozione di brand, prodotti e servizi di ogni sorta. Soprattutto oggi, nell’epoca del digitale e della condivisione di contenuti online, tale legame appare ancora più radicale e profondo ed è reso ben visibile dai comportamenti stessi degli utenti in Rete e in particolare sui social network. Lo conferma una recentissima ricerca condotta da Flickr su un campione di membri della sua comunità con differenti gradi di abilità fotografica che dimostra come l’applicazione di filtri a foto e immagini digitali influenza in maniera diretta la tendenza degli utenti ad interagire sui social attraverso le classiche funzionalità di “like”, “comment” e “view”.
Lo studio di Flickr sull’applicazione di filtri a foto tramite dispositivi mobile
Secondo la tesi postulata dal team di ricerca di Flickr, infatti, l’utilizzo diffuso, sia da parte di utenti “normali” che di veri appassionati di fotografia, di filtri a foto e immagini digitali scattate tramite mobile e condivise direttamente sui social, influenza in maniera positiva il livello di interattività degli utenti stessi. In che modo l’uso di app mobile per la post-produzione delle immagini determina questa spinta a una maggiore interazione? Quali sono le motivazioni che spingono gli utenti a farne uso?
Secondo i risultati raccolti, gran parte degli appassionati di fotografia su Flickr è spinta ad utilizzare queste app allo scopo di correggere errori e di migliorare la resa estetica delle foto scattate. Allo stesso modo anche gli utenti “normali” fanno uso di tali applicazioni con l’obiettivo di personalizzare le immagini di vita quotidiana che poi condivideranno online con amici e parenti; è importante sottolineare che molti di loro sono sempre alla ricerca di filtri in grado di mettere in risalto precisi dettagli di una foto e di applicare particolari effetti estetici alle immagini.
Risultati della ricerca e conclusioni
In conclusione è emerso che le foto “filtrate” tramite queste app hanno il 21% di probabilità in più di essere visualizzate sui social e il 45% di essere commentate dagli altri utenti. Si è scoperto inoltre che non tutti i filtri contribuiscono a stimolare l’interazione allo stesso modo: alcuni, come ad esempio quelli che aumentano il contrasto, correggono l’esposizione alla luce e in generale creano atmosfere più “calde”, sono decisamente più “apprezzati” rispetto agli effetti che applicano una colorazione “fredda” delle immagini digitali.