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Come organizzare la tua vita per lo smart working

L’emergenza corona virus ha portato alla ribalta un tema che fino a un mese fa poteva essere considerato quasi di nicchia, ma che invece oggi è sulla bocca di tutta.

Il tema dello smart working, o lavoro intelligente.

In questo momento si parla molto dei lati positivi dello smart working (che sono indubbiamente tanti), ma poco o per nulla dei lati negativi.

Una “sbornia collettiva” che rischia di fare seri danni se non si inquadra la questione nel modo giusto.

In questo articolo ci proponiamo quindi di portare alla luce alcune criticità insite nella pratica dello smart working e allo stesso tempo di offrire alcuni consigli utili per organizzarsi al meglio nel lavoro da remoto.

La prima questione da approfondire è proprio questa: lavoro da remoto o lavoro intelligente?

Non sono la stessa cosa. Il remote working è una branca specifica dello smart working.

È intelligente quella modalità di lavoro che non inquina, che permette di gestire autonomamente il proprio tempo e di organizzare al meglio i propri spazi.

Tutto ciò sembra non avere controindicazioni: puoi gestire le tue giornate come vuoi in base agli obiettivi, decidere di lavorare da casa invece che in azienda, risparmiare tempo e denaro per gli spostastamenti.

Ma non è tutto oro quel che luccica. E ora vi spieghiamo perché.

 

Smart working? Questione di adattamento e autodisciplina

Capacità di adattamento e autodisciplina sono le parole d’ordine di uno smart worker.

I freelancer e i lavoratori autonomi sanno che cosa significa essere resilienti e fare affidamento unicamente sulle proprie risorse e capacità.

smart workingE non è così semplice.

Non è così semplice lavorare da casa se non hai l’abitudine di organizzare le tue giornate ma sei abituato a ricevere ordini dall’alto.

Non lo è se hai costantemente bisogno del contatto umano dal vivo per poter rendere al meglio.

E non lo è neppure se non hai dimestichezza con la tecnologia. Perché nello smart working la tecnologia serve, eccome se serve.

Il lavoro intelligente può essere molto più faticoso del “lavoro stupido” (passateci il termine, con ironia) se non sai come affrontarlo.

 

Consigli utili

Ecco quindi alcuni semplici consigli per gestire al meglio le proprie giornate lavorative da casa.

  • Innanzitutto stabilisci degli orari di lavoro esattamente come se dovessi recarti in azienda. Quindi metti la sveglia e fai tutto ciò che di solito fai (lavati, fai colazione e vestiti, non rimanere in tuta o in pigiama) prima di andare in ufficio.

 

  • Dopodiché esci di casa, fai le scale, prendi l’ascensore o esci in giardino e poi rientra. Sì hai capito bene. Può sembrare una cosa un po’ pazza, ma in questo modo aiuterai il tuo cervello a entrare in modalità “lavoro”.

 

  • Se hai una casa abbastanza grande, allestisci una stanza specifica come tuo ufficio e chiuditi dentro. Non devi uscire per nessun motivo, tranne che per andare in bagno. Quindi portati con te snack, acqua e un thermos con caffè o the.

 

  • Un’ altra cosa importante che dovresti fare è alzarti in piedi ogni tanto mentre lavori. Potresti addirittura allestire una scrivania mobile e regolabile in altezza in modo che tu possa cambiare la tua posizione più volte durante la giornata. È fondamentale non rimanere troppo fermi nella stessa posizione, soprattutto in questo periodo in cui siamo costretti a rimanere in casa.

 

Dal punto di vista tecnologico inoltre occorre dotarsi degli strumenti “giusti” compatibilmente con le proprie capacità di utilizzo. Ad esempio webcam e cuffie per fare conference call, una buona sedia ergonomica, una stampante e uno scanner portatili, ecc.

La cosa più importante per fare smart working tuttavia è una sola, la capacità di adattarsi alle situazioni facendo affidamento unicamente sulle proprie risorse fisiche e mentali.

Questa capacità va allenata, giorno dopo giorno. E il momento di farlo è arrivato proprio ora!

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