Da qualche tempo è in atto una vera rivoluzione nei sistemi di ricerca online, quella degli assistenti vocali. Rivoluzione che sta cambiando non solo il nostro modo di interagire con dispositivi digitali, ma con la realtà materiale circostante tout court.
Google Home è l’esempio di assistente vocale attualmente più performante e diffuso. Più dei concorrenti Siri e Alexa.
Google Home: le caratteristiche
Ma andiamo con ordine. La ricerca vocale, ovvero la possibilità di cercare informazioni online utilizzando messaggi vocali in real time, è intuitivamente assai differente rispetto alla ricerca “digitale” (ovvero quella che si affettua digitando i termini da cercare su tastiera).
Consente di porre le domande esattamente come ci vengono in mente, senza doverci sforzare di trovare le parole esatte da digitare. Tiene conto delle sfumature e dell’intonazione della voce fornendo un’interpretazione più accurata della domanda.
Google Home propone un sistema in questo senso già molto avanzato. E il suo successo nei primi mesi del 2018 è dovuto certamente alla qualità del servizio offerto rispetto alla concorrenza.
È un dispositivo molto “intelligente”: consente di controllare altri dispositivi intelligenti, di sincronizzare più altoparlanti Google Home, raccogliere e fornire notizie e contenuti multimediali da servizi integrati come Netflix e il Wall Street Journal. Riconosce fino a sei voci diverse e ha mille altre funzioni che vi invitiamo a scoprire da voi.
Non è infatti questo il focus dell’articolo, bensì quello di provare a capire come poter ottimizzare un sito web in funzione di Google Home e del suo assistente vocale. Come fare, insomma, per essere ben indicizzato dal motore di ricerca.
Alcuni suggerimenti su come ottimizzare per Google Home
Un buon metodo per iniziare consiste nel prevedere intuitivamente ciò che l’utente vorrebbe sapere in funzione delle sue esigenze e del tipo di informazioni contenute nel sito web e dare quindi a queste informazioni maggiore rilevanza. Per capirci facciamo l’esempio di un ecommerce di abbigliamento. Alcune domande ricorrenti potrebbero essere: “Posso vedere quel pull over?” oppure “Quanto costa la maglietta rossa?” e altre di questo genere. Il sito web dovrebbe essere organizzato in modo che queste informazioni siano immediatamente reperibili.
Anche il tono delle domande è importante e deve essere considerato. In questo caso l’evoluzione degli assistenti vocali è ancora in atto e la tecnologia è lungi dall’essere perfetta, tuttavia è bene prepararsi in anticipo e iniziare a ottimizzare il proprio sito anche in funzione delle ricerche più casuali e impensabili.
Le statistiche ci dicono che una gran quantità di ricerche vocali hanno come obiettivo quello di trovare dati e informazioni localizzate nelle vicinanze dell’utente. Questo significa, banalmente, che un sito web ottimizzato per Google Home e il suo assistente vocale deve essere basato sulla geolocalizzazione dei contenuti.
Sapete cosa sono i “dati strutturati”? C’è una sezione intera di Google in cui se ne parla e che vi consigliamo di leggere con attenzione (leggi qui). I dati strutturati, infatti, sono molto “apprezzati” da Google Home.
Per concludere possiamo tranquillamente affermare che tra i tanti assistenti vocali attualmente sul mercato, ad oggi il più popolare è certamente Google Home grazie in particolare alla sua capacità di sincronizzarsi con altri dispositivi e applicazioni. Alla luce della sua crescente popolarità e del fatto che stiamo parlando dell’assistente vocale del più grande motore di ricerca al mondo, ottimizzare il tuo sito web per questa nuova tecnologia è ormai una necessità.